La sinfonia di lode con la quale la Beatissima Vergine Maria è abitualmente onorata in tutto il mondo sarà molto più sublimemente esaltata, tanto come uno potesse prevedere, durante questo mese di settembre nello Stato dell’Ecuador e particolarmente nella città di Guayaquil. Lì, per completare e terminare l’Anno Mariano che è stato proclamato, un Congresso religioso di tutta la nazione si terrà in onore della Madre di Dio. Il ricordo fiorisce lì di un Congresso simile tenuto nella stessa città vent’anni fa il quale è ancora noto per le bellissime cerimonie e per l’abbondanza di frutti spirituali.
Per una completa saggia decisione, tenendo conto delle richieste e i bisogni di questo tempo, si propongono due documenti del magistero del Romano Pontefice perché, durante queste celebrazioni, essi possano essere più profondamente esplorati. Uno di questi documenti è la “Marialis Cultus”; l’altro è l’“Evangelii Nuntiandi". Quindi un doppio risultato si attende da questo Congresso: un incremento della genuina pietà verso la Madre di Dio e un più grande entusiasmo per diffondere in ogni direzione il messaggio salvifico di Cristo.
Infatti, noi abbracciamo il popolo dell’Ecuador con sincera carità e desiderio in qualche modo di partecipare in queste solennità perché il momento più grande e splendente possano attenderlo. Perciò, per mezzo di queste lettere, noi scegliamo, facciamo e proclamiamo Te nostro Legato Straordinario, affidandoti l’ufficio di presiedere nel nostro nome e con la nostra autorità queste celebrazioni mariane. Non abbiamo dubbio che tu adempierai con competenza l’ufficio accreditato a te, a causa della ricchezza della sacra dottrina, la quale è lodevole in te, e l’ardente amore per la Madre di Cristo e Madre nostra per il quale tu sei conosciuto.
Perciò, possa il festival mariano di Guayaquil brillare con un certo nuovo splendore per cui Sant’Agostino, stupito, esclamava: “Per la quale mente basta a pensare, la cui lingua basta a dichiarare non soltanto che nel principio era la Parola, che non ha inizio di essere nata, ma anche si è fatta carne scegliendo una vergine che Lui ha fatto sua madre, facendo la madre la quale avrebbe preservato come vergine... Cosa è questo? Chi parlerebbe? Chi rimarrebbe in silenzio? Un detto sorprendente: sul quale non possiamo parlare, non ci è premesso di rimanere in silenzio, gridando noi predichiamo quello che non capiamo con il pensiero”. (Om. 215,3; PL 38, 1073).
Ci auguriamo e supplichiamo Dio che queste solennità possano traboccare abbondantemente nella vita di ogni uomo e nella società. A Te, Venerabile Fratello, ed anche a chi condivide la tua stessa dignità, il Cardinale di Santa Romana Chiesa, Pablo Muñoz Vega, il quale con i suoi collaboratori, si sono assunti l’impegno, con tante ansietà, di preparare questo Congresso, agli altri prelati, ufficiali pubblici, sacerdoti, religiosi e fedeli i quali, a questo proposito, si raduneranno lì, noi gioiosamente concediamo la Benedizione Apostolica, pegno di doni celesti.
Dato in San Pietro, Roma, il primo giorno di settembre dell’anno 1978, primo del nostro Pontificato.